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Politica

Ambito n°17. Gara del “Centro per la Famiglia” da rifare. L’ANAC dà ragione alla terza classificata

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SANT’ANTIMO – Confusione nell’Ambito n°17 riguardo l’espletamento dell’affidamento del servizio “Centro per la famiglia”. Un bando di gara pubblicato dal Comune di Sant’Antimo in qualità di capofila dell’Ambito n°17 circa il servizio sopra riportato che fa capo ai fondi 110/CU/2018 e 30/CU/2019 con importo a base d’asta di € 73.328,00.

La gara viene vinta da Consorzio Nestore, con sede in Falciano del Massico (CE) per un importo di aggiudicazione € 70.028,24 oltre IVA al 5%, (ribasso del 4,5 sul prezzo a base d’asta) di cui € 250,00 quali oneri di sicurezza aziendali per i lavoratori non soggetti a ribasso. Ma a tutto questo non ci sta la terza classificata, la società ACSOM Cooperativa sociale che riconoscendo l’errore del dirigente Rodolfo De Rosa, coordinatore d’Ambito, decide di fare ricorso poiché i costi della manodopera sono stati calcolati male visto che risultano inferiori alle tabelle ministeriali e per questo motivo impossibile, per i partecipanti, effettuare ribassi all’importo della base d’asta.

Per questo motivo la società ACSOM si vede costretta a ricorrere direttamente all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) per chiedere un parere sulla procedura di gara pubblicata dall’Ambito n°17 e il 5 ottobre scorso si esprime, ritenendo che l’operato della stazione appaltante (Ambito n°17 ndr) non è conforme alla normativa di settore nel caso in cui la lex specialis di gara indichi una stima del costo del personale inferiore ai minimi tabellari, non ribassabile, che non consente di formulare una offerta congrua, competitiva e coerente.

Tutti possono sbagliare e anche il dirigente Rodolfo De Rosa è un essere umano ma la cosa che lascia allibiti è che nonostante un organo come l’ANAC si sia espresso sull’argomento, a distanza di più di un mese e dietro sollecito anche dei legali della ricorrente, l’Ambito n°17 non ha ancora provveduto ad annullare la gara ed indirne una nuova. Non vorremmo che alla fine, il risultato della gara accontentava tutti, fuorché chi ha deciso di ristabilire giustizia.

Caivano

CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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POLITICA

Ministro Fitto: “Il Sud la smetta di lamentarsi”

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“Basta con le lamentazioni, basta con l’idea che il Sud debba giocare all’attacco in virtù dell’idea che la migliore difesa è l’attacco. Poniamoci, invece, il problema di spendere le risorse che ci sono e di come le spendiamo, con una visione strategica e non in tanti piccoli investimenti, evitando la polverizzazione della spesa”.
Queste le parole del ministro per gli Affari Europei e il Sud, Raffaele Fitto, in apertura della terza edizione di “Verso Sud”, il forum organizzato da The European House Ambrosetti, in programma oggi e domani a Sorrento.

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POLITICA

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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